Cav. Prof.ssa Maria Vincenza MUSARDO TALÒ-UNIMRI - Unione Nazionale Insigniti Ordine al Merito della Repubblica Italiana

Cav. Prof. Maria Vincenza MUSARDO TALÒ

      
 
 


 Maria Vincenza MUSARDO TALÒ

 


000000mtmvLa Cav. Prof.ssa Maria Vincenza MUSARDO TALÒ è nata a Monteparano (TA) il 19.7.1950 e risiede in San Marzano di San Giuseppe (TA), già ordinario di Materie letterarie negli istituti di istruzione secondaria di II grado e docente supervisore presso la SSIS Puglia – Università di Lecce.

Per i suoi meriti culturali, il 27 dicembre 2014, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’ha insignita dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine “Al merito della Repubblica Italiana”. È iscritta all’UNIMRI dal 26 gennaio 2016,

Titoli:

  • Laurea in Pedagogia a indirizzo storico-pedagogico (1973).
  • Corso biennale di specializzazione presso l'Università "La Sapienza" di Roma, sulle nuove metodologie didattiche e tecniche di valutazione per la sperimentazione del “Progetto Brocca”.
  • Vincitore del Concorso universitario come docente supervisore nella SSIS Puglia – Università di Bari (1999).
  • Abilitazione per l’insegnamento di Materie letterarie nella Scuola media (con esperienze di insegnamento).
  • Abilitazione - per concorso nazionale - all’insegnamento di Materie letterarie negli istituti di istruzione secondaria superiore (ruolo).
  • Abilitazione per l’insegnamento di storia e Filosofia (con esperienze di insegnamento).
  • Abilitazione per l’insegnamento di Psicologia sociale e pubbliche relazioni (con esperienze di insegnamento).

Fra l’altro, è:

  • presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Comitato di Taranto
  • socio ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia (Bari);
  • socio ordinario dell’Unione Nazionale Insigniti al Merito della Repubblica Italiana
  • socio ordinario dell’AICIS – Roma
  • socio ordinario dell’Istituto linguistico “O. Parlangeli“ dell’Università di Lecce
  • presidente onorario dell’Accademia del Santino – Trepuzzi (LE)
  • socio onorario dell’Ass. Artisti “I colori dell’anima” – Pulsano (TA)
  • socio onorario della Galleria d’Arte “L’Impronta”- Taranto
  • socio onorario (Benemerita) dell’Associazione Nazionale Carabinieri
  • socio onorario dell’Associazione Nazionale Arma Aeronautica
  • già Consigliere nazionale dell’Unione Europea Esperti d’Arte - Roma
  • già presidente del Centro Ricerche Studi e Catalogazione dei Beni Culturali di Puglia (1999-2015) e direttore del Museo demo-etno-antropologico di S. Marzano (TA) - dal 2003 al 2015
  • ha ricoperto la carica di Segretario Generale del Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia - Bari (per un quinquennio).

Collabora - con articoli, saggi e recensioni - a quotidiani e riviste nazionali e internazionali di cultura storica, artistica e letteraria.

Svolge attività di conferenziere e partecipa in qualità di relatore o di esperto a convegni di studio e congressi regionali e nazionali. Presiede giurie per premi letterari e d’arte

Ha pubblicato – anche con prestigiose case editrici - oltre 50 titoli monografici, inerenti la storia dell’Occidente medievale e la storia civile, religiosa, artistica e socio-antropologica italiana e del Mezzogiorno d’Italia in particolare. Ha offerto numerosi studi e ricerche a volumi miscellanei e ha curato numerosi volumi di Autori vari, ha compilato presentazioni a opere di autori diversi, recensioni di volumi vari e scritto saggi di storia dell’Arte e cataloghi d’arte. 


La nostra Associata Cav. Prof.ssa Maria Vincenza MUSARDO  TALÒ
da San Marzano (TA) ci scrive:

 

Con la nuova Circolare MIUR n. 3050 del 4 ottobre 2018, frutto della bella trovata della competente Commissione circa la eliminazione della traccia di Storia dalla prima prova degli esmi di stato, urge fare delle riflessioni su alcuni aspettidel problema.
Gli attori ministeriali del deliberato legislativo certamente non sono dei pedagogisti e ignorano gli obiettivi educativi di una disciplina come la Storia, tra le più elette nell'offrire competenze e capacità, utili a orientare le giovani generazioni verso le scelte e i traguardi del loro domani.
E così, la Scuola di oggi non può più puntare a un insegnamento mirato e parlare ai nostri ragazzi di quel provvidenziale processo storico delle tante civiltà, che hanno percorso le stagioni del Tempo, rendendo il nostro vivere quotidiano solido e ben radicato nella cultura del vivere civile e dei diritti costituzionali. Non può più parlare di educazione civica, di cittadinanza attiva, di ideali e valori risorgimentali, della religione della memoria, di diritti costituzionali o di una società democratica capace di garantire a ogni cittadino i diritti che gli derivano dall'essere figlio di un Paese, carico di un patrimonio storico come pochi altri angoli del mondo oggi vantano. Né è fondamentale dire loro che la conoscenza della Storia vale come strumento imprescidibile per una formazione critica della propria identità e di una consapevole coscienza dell'individuo-cittadino. Tanto, perché non c'è tempo (sono ridotte le ore di insegnamento della disciplina negli istituti professionali) o perché il tema di Storia della maturità non piace ai ragazzi, quindi non esprime elementi utili di valutazione.
È pur vero che solo un numero esiguo di maturandi opta per lo svolgimento della traccia di Storia; ma, a leggere le inadeguate, enigmatiche o errate tracce inviate dal Ministero, il fenomeno è di gran lunga comprensibile. Il malato si cura, non si ammazza. E così, invece di correggere il tiro, offrendo ai giovani (già maggiorenni, abilitati a votare) opportunità di esprimersi sui processi storici del Novecento con tracce aderenti alle loro conoscenze e alla loro coscienza di cittadini, ecco che nelle stanze di chi decide, il problema si azzera, eliminando su vasta scala un tassello prezioso di valutazione. Non può tacersi, tra l'altro, che simile provvedimento nega agli studenti e ai maturandi un proficuo esercizio allo svolgimento del tema di storia, una costante nei pubblici concorsi.
Per tutto questo, sono certa che la coscienza morale e civile - di quanti svolgono il delicato e prezioso ruolo di formatori e di coloro che vantano, con i propri studi, una stretta vicinanza ai valori della Storia, propri di un Umanesimo integrale - non possa restare in silenzio dinanzi a in provvedimento a dir poco discutibile e deplorevole. Poco importa se questo arriva dall'alto; il dono della libertà di parola - uno dei diritti costituzionali che ho imparato a scuola - consente di denunciare legittimamente le conseguenze di una simile "novità" nel prossimo esame di stato.  (Vincenza MUSARDO TALÒ, presidente dell'Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano - Comitato di Taranto)

Il lungo viaggio della Casa di Nazareth, transitata anche da Brindisi

Presentato il libro “La Santa Casa di Nazareth da Taranto-Brindisi a Loreto”, scritto da Vincenza MUSARDO TALÒ

Barbara Moramarco

22 gennaio 2020 09:21

Brindisi: presentato il libro sul viaggio della Casa di Nazareth

BRINDISI - “La Santa Casa di Nazareth da Taranto-Brindisi a Loreto”, l’ultimo libro della professoressa Vincenza MUSARDO TALÒ, docente presso la SSIS Puglia e presidente del Centro Ricerche, studi e catalogazione dei Beni Culturali di Puglia, è stato presentato nella serata di lunedì 20 gennaio nella Sala Conferenze di Palazzo Granafei-Nervegna nel corso dell’iniziativa “Storie della nostra Storia. XXV Movimento” organizzata dalla sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia con la partecipazione della History Digital Library, In-Chiostri, l’Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni, Inner Wheel, Fondazione “Tonino Di Giulio” e Brindisi e le Antiche Strade.

AMusardo_20lla presentazione del volume della professoressa Talò, una ricerca che rimette in discussione alcuni aspetti della storia della traslazione della Santa Casa di Loreto, puntando su inedite piste e nuovi assunti, sono intervenuti, per gli indirizzi di saluto, il prefetto di Brindisi, Umberto GUIDATO, autore della premessa del volume, e il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi.

Per il prefetto, il libro della professoressa MUSARDO TALÒ è un libro che interessa molto Brindisi ed affascina perché è una storia che riporta molto indietro, nel 1294, ricostruisce la storia della Casa di Nazareth e l’importanza del passaggio dalla Chiesa di Santa Maria del Casale. Per il sindaco, il libro della professoressa è uno studio scientifico, rigoroso, basato su tracce, documenti, che apporta un ulteriore tassello alla storia della nostra città. La serata culturale, coordinata ed introdotta dal professor Antonio Mario CAPUTO della Società di Storia Patria per la Puglia, ha visto le conclusioni affidate all’Arcivescovo di Brindisi-Ostuni, monsignor Domenico CALIANDRO.

Dopo gli indirizzi di saluto la presentazione del volume è proseguita con l’intervento del professor Giuseppe MARELLA, socio ordinario della Società di Storia Patria per la Puglia, che ha dato lettura del messaggio di monsignor Fabio DAL CIN, arcivescovo delegato pontificio e prelato di Loreto. Nel suo messaggio augurale l’arcivescovo DAL CIN ha evidenziato che studi come quello della professoressa Vincenza MUSARDO TALÒ al di là della questione circa le modalità e l’itinerario della traslazione della Santa Casa da Nazareth a Loreto, attestano la considerazione nei riguardi della preziosa reliquia nazaretana e l’importanza dei suoi messaggi biblico-teologici.

“Il santuario lauretano è sorto nel luogo in cui, secondo la leggenda, la dimora della Vergine Maria sarebbe stata trasportata prodigiosamente dagli angeli nella notte tra il 9 e il 10 dicembre 1294”, afferma il professor Antonio Mario CAPUTO nel suo intervento. Caputo evidenzia che la convinzione di questa miracolosa traslazione spinse papa Benedetto XV a nominare la beata Vergine di Loreto patrona di tutti gli aeronautici. “Sembra che intorno all’VIII secolo il popolo di Galilea e di Nazareth abbandonasse la fede in Cristo e in sua madre, Maria Santissima, accettando invece la fede di Maometto. Allora gli angeli la tolsero da quel luogo e la portarono in volo attraverso il mare nel territorio di Recanati. Era il 1294 e la posero in una selva in cui la padrona era una gentildonna chiamata Loreta, da cui prese il nome la chiesa Santa Maria di Loreta, che poi si trasformò in maschile, Loreto”.

MUSARDO15CAPUTO aggiunge poi che per il gran numero di gente che affluiva alla Santa Casa succedevano purtroppo dei ladrocini quando non anche delle esecrabili violenze per cui fu spostata altre due volte sempre per motivi di fede, onore e rispetto, e fu depositata nella notte tra il 9 e il 10 dicembre del 1294 dove attualmente si trova, a Loreto. “Nelle varie peregrinazioni sembra che la Casa, secondo gli ultimi studi della professoressa Vincenza MUSARDO TALÒ, sia transitata anche da quella che era la regia città di Brindisi”. Il professore termina il suo intervento parlando delle motivazioni per cui la Madonna di Loreto è raffigurata con la pelle nera.

La serata culturale è proseguita con l’intervento del presidente della sezione di Brindisi della Società di Storia Patria per la Puglia, Giacomo CARITO. “Nel libro della professoressa MUSARDO TALÒ”, afferma CARITO, “si parte da alcuni fatti ben documentati, primo fra questi è il matrimonio tra Thamar, la figlia del despota d’Epiro, e Filippo, figlio minore di Carlo II”. CARITO cita quindi il Chartularium appartenuto alla famiglia Angeli in cui vi è un documento con caratteristiche di autenticità che contiene le doti personali di Thamar, fra queste le sacre pietre della Casa di Nazareth, soffermandosi poi su un altro elemento della vicenda: la Chiesa di Santa Maria del Casale che nel Duecento era una piccola cappella con un’immagine della Vergine che aveva già fama di miracolosa.

MUSARDO12“Santa Maria del Casale nasce inglobando la vecchia cappella o almeno il muro che conteneva l’immagine”, prosegue il professore. “La presenza eventuale della Casa di Nazareth è chiaro che poteva giustificare un’impresa edilizia di questo tipo, un’impresa molto onerosa”. Sul motivo per cui sia stata costruita Santa Maria del Casale, CARITO dice: “Abbiamo una serie di coincidenze significative perché l’arrivo della Casa di Nazareth in realtà coincide con l’avvio della costruzione di Santa Maria del Casale, quindi c’è una connessione temporale molto evidente”. E conclude: “La Chiesa inglobava una memoria di un casale, inglobava la memoria di un’immagine ritenuta miracolosa, inglobava la memoria, forse, anche di un evento come la permanenza della Casa di Nazareth a Brindisi. Un complesso di fattori rendono sostenibile l’ipotesi della professoressa MUSARDO TALÒ”.

La parola è passata quindi all’autrice del volume che ha raccontato come è arrivata ai risultati della sua ricerca iniziata alla fine del 2011 e pubblicata nell’aprile del 2019. Sulla Santa Casa dice: “Era destinata a Taranto, ma a Taranto non è mai arrivata. Si è appena fermata un mese qui a Brindisi e da Brindisi poi se ne è andata”. Chi l’ha portata, perché, chi sono gli attori dell’ultima traslazione della Santa Casa, è tutto contenuto nel volume. “L’ultima statio è stata Brindisi, io ne sono convinta”, conclude la professoressa MUSARDO TALÒ. L’importante ricerca, arricchita dalla presentazione del professor Giuseppe SANTARELLI, storico della Santa Casa, sarà presentata il 18 marzo a Roma, nella Sala Koch del Senato.

Dopo le conclusioni di monsignor Domenico CALIANDRO, che ha ringraziato gli storici per il loro lavoro immenso, si è aperto un interessante dibattito con le domande dal pubblico. Al termine del dibattito l’autrice del volume ha donato alla chiesa di Santa Maria del Casale e alla città di Brindisi una statua in ceramica della Madonna di Loreto appartenuta alla propria famiglia.

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Dal Gruppo Facebook - Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano, Comitato di Taranto:

Il 28 giugno u.s., in occasione del Concerto della Fanfara del Comando Scuole A.M./3^ R. A., tenutosi presso la SVAM di Taranto, la nostra Presidente, la prof. Vincenza Musardo Talò, ha incontrato il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, il Gen. S.A. Enzo VECCIARELLI, al quale ella ha fatto dono delle pubblicazioni dell’ISRI, Comitato di Taranto. Il Gen. S.A. Vecciarelli aveva già conosciuto la prof. Musardo Talò, per aver consegnato la sua pregevole “Presentazione” al volume “La Madonna di Loreto celeste Patrona dell’Aeronautica Militare. Iconografia devozionale”, accostato dalla nostra Presidente ed edito nel 2017 dalla AAA di Taranto, presieduta dal Col. Giuseppe Trani.



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Bibliografia più significativa

ANNO1987

  • Tracce storiche su San Marzano di S. Giuseppe, Taranto 1987.

ANNO 1990

  • in “Cenacolo”, n.s., 11, Società di Storia Patria per Nota sull’ubicazione del casale medievale di San Marzano di S. Giuseppela Puglia, Taranto 1990.
  • Il Natale nell'iconografia sacra popolare (santini natalizi), Manduria 1990

ANNO 1991

  • Monteparano antico casale albanese, Manduria 1991.
  • Il Castello di Monteparano e la famiglia d’Ayala Valva, Manduria 1991
  • Altre ipotesi di studio sul toponimo “San Marzano di S. Giuseppe”, “lu Lampiune”, VII, n.3., Lecce 1991.

Anno 1992

  • San Marzano, il casale albanese, in AA.VV., San Marzano tra antichità e Età Moderna, Martina Franca 1992, pp. 105-110.
  • San Marzano dal secolo XVII alla eversione della feudalità, in AA.VV., San Marzano, cit., pp. 119-129
  • San Marzano, le tradizioni popolari, in AA.VV., San Marzano, cit., pp. 141-146
  • in AA. VV., Contenuti ascetico-spirituali nelle preghiere dei santini della Croce, ,La Croce, simbologia nelle piccole immagini devozionali, Manduria 1992
  • Il monastero di S. Chiara a Grottaglie, Lecce 1992

ANNO 1993

  • La donna nella cultura dell’Albania Tarantina,“lu Lampiune”, IX, n.3, Lecce 1993, pp.97-104
  • Sava e le sue Chiese, in AA.VV., Vent’anni di storia, Rassegna Storico-Letteraria, ITIS - Sava, 1993, pp. 67-84.

Anno 1994

  • Tra passato e presente: il Second’Ordine francescano o di S. Chiara nel Salento, Lecce 1994
  • in AA.VV., I castelli pugliesi nella storiaLa Puglia dei Castelli, Lecce 1994
  • La pia memoria. Il culto dei defunti nell’iconografia di piccolo formato, Manduria 1994
  • G. Pichierri, Omaggio a Sava, Lecce 1994

Anno 1995

  • Confraternita, Famiglia e solidarietà, “Rivista diocesana”(1995), nn.3-4, Oria 1995, pp. 146-155

· Ministri di Dio, messaggeri celesti e custodi dell’uomo: gli Angeli nelle immaginette religiose, “Santini et
Similia”, a. I, n. 2, Manduria 1995

· Il Monastero clariano del “Cuore Trafitto” a Manduria, Lecce 1995

· S. Gaetano Thiene. Culto e devozione popolare nel Tarantino, Taranto 1995

  • La grande festa pasquale degli Albanesi di Taranto, “Taranto Provincia”, a.XXIII, n.3, aprile 1995.
  • S. Giuseppe nei santini natalizi, “Santini et Similia”, a. I, 3, Manduria1995, pp. 21-24.
  • Il rimorso della tarantola. L’ultimo ballo a S. Marzano nel luglio del 1974, “Taranto Provincia”, XXIII, n.6, dicembre 1995

ANNO 1996

  • Sant’ Egidio Pontillo da Taranto. Dalla marina tarantina a quella di Napoli, Lecce 1996
  • Oreste del Prete. L’uomo e il Maestro (il magistero di un educatore e uomo di scuola), Manduria 1996
  • Il vestiario nelle comunità dell’Albania Tarantina, in AA.VV., Ori e costumi degli Albanesi d’Italia, voll. 3, Castrovillari 1996
  • I papi tra i santi, “Santini et Similia”, a.II. 6, Manduria 1996, pp. 3-8.

ANNO 1997

  • Angeli ... di carta. I messaggeri celesti nella devozione popolare, Manduria 1997. Presentazione di Mons. A. Franco
  • San Marzano di S. Giuseppe. Un’isola culturale in Terra di Puglia, Lecce 1997.
  • Il santino tra storia e pietà popolare, in AA.VV., Il Natale nel santino, Sva 1997, pp. 7-22
  • I riti nuziali a Monteparano e nell’Albania Tarantina, Lecce 1998.
  • La presenza carmelitana in Terra d’Otranto tra Medioevo ed Età moderna: tracce storiche, “lu Lampiune”, XIII, 1, Lecce 1997, pp. 161-175
  • Il monastero di S. Chiara di Castellaneta. Contributo per lo studio del monachesimo femminile nel Mezzogiorno d’Italia, Taranto 1997
  • La stampa e il sacro: un felice connubio d’arte nell’Europa del XVI e XVII secolo, “Santini et Similia”, a. II,. 8. Manduria 1997

ANNO 1998

  • I riti nuziali a Monteparano e nell’Albania Tarantina, Lecce 1998.
  • Il Rosario e i temi dei 15 Misteri tra arte e iconografia popolare, “Santini et similia”, III, 12 (1998), pp. 3-9.

ANNO 1999

  • I Santi Patroni di Taranto e Provincia, Lecce 1999.
  • Monteiasi: La Confraternita del SS.mo Sacramento e Rosario, Lecce 1999
  • Monteiasi, Il culto del SS.mo Crocifisso tra storia e tradizione popolare, Lecce 1999

ANNO 2000

  • S. Giorgio Jonico. Fonti per una storia municipale, Lecce 2000
  • L’Albania tarantina nella storiografia del XX secolo (con note di didattica e pedagogia interculturale, in AA.VV., Le comunità italo-albanesi fra microstoria e arbereshe: Il caso di S. Marzano. Atti del Seminario di Studi per la didattica, S. Marzano 2000, pp. 69-82.
  • S. Giorgio Jonico: la festa patronale e l’antica devozione a S. Giorgio martire, Lecce 2000
  • ., in AA.VVConfraternite e religiosità popolare, La Confraternita di S. Antonio Abate di Monte S.Angelo, Atti del Covegno (11 luglio-13 novembre 1999), Foggia 2000, pp. 43-53

ANNO 2001

  • S. Marzano: la festa di S. Giuseppe e la processione devozionale dei carrettieri, Lecce 2001

ANNO 2003

  • Le ali della santità. S. Giuseppe da Copertino nella devozione dei santini, Manduria 2003
  • Il patrimonio del monastero benedettino di S. Giovanni nel Catasto onciario di Casalnuovo (1756), Manduria 2003

ANNO 2005

  • Per una fenomenologia del monachesimo femminile medievale, “Communio”. Rivista Internazionale di Teologia e Cultura, 198 (novembre-dicembre 2004), pp. 44-51, Milano 2005
  • Le donne farnesiane: cortigiane, monache, regine, in C. Robotti, Dai Farnese ai Borboni, Lecce, 2005, pp. 56-86
  • Giorgio Castriota Scanderbeg “dominus Albaniae”, Roma 2005
  • L’Europa di Benedetto nella crisi delle culture”. Note in margine alla Lectio di J. Ratzinger, tenuta a Subiaco, il 1 aprile 2005, in occasione della cerimonia che gli ha conferito il Premio San Benedetto, Centro ricerche studio e catalogazione BBCC Puglia, S. Marzano di S.G. 2005

ANNO 2006

  • Il Monachesimo femminile. La vita delle donne religiose nell’Occidente medievale, Edizioni S. Paolo, Milano 2006.
  • Tra Oriente e Occidente:il Monachesimo nell’antica Terra d’Otranto, in AA.VV., Conventi e monasteri del Salento, Lecce 2006, pp. 13-44
  • Tra le stanze dell’anima: entrare…sine scomunica ipso facto, in AA.VV., Conventi e monasteri, cit., Lecce 2006, pp. 245-246
  • Giovanni Modugno, in Guerriero E. (a cura di), Testimoni della Chiesa italiana, Cinisello B. 2006, pp. 487-94
  • Guglielmo Motolese, in Guerriero E. (a cura di), Testimoni, cit., pp. 495-501
  • Cesare Augusto Bertazzoni, in Guerriero E. (a cura di), Testimoni, cit., pp. 517-23
  • Raffaello Delle Nocche, in Guerriero E. (a cura di), Testimoni, cit., pp. 524-28

ANNO 2007

  • Il cielo ogni mattina, Manduria 2007
  • I colori della memoria, Catalogo della Mostra collettiva, Ass.ne “Arte&Fantasia, Manduria 2007

Anno 2008

  • Una Banca per il suo Territorio nel contesto italiano, in AA.VV., San Marzano di San Giuseppe oltre i confini della storia. Viaggio alla scoperta delle radici, Taranto 2008, pp. 35-82

Anno 2009

  • Tra arte e fede: simulacri mariani in cartapesta leccese, in A.M. Cazolla, La statuaria mariana in cartapesta nella città di Trepuzzi, Trepuzzi 2009, pp. 7-12

ANNO 2010

  • La mistica Chiara d’Amato da Seclì. Modi e forme del vivere in clausura nel Seicento barocco, in C. De Donno, Fuoco d’amore che brucia e non consuma, Lecce 2010, pp. 11-21
  • S. Carlo Borromeo. La santità nel sociale, S. Marzano (TA) 2010

ANNO 2011

  • Bartolo Longo in un carteggio inedito dell’Archivio delle Benedettine di Manduria in AA.VV., Studia Humanitatis, Manduria 2011, pp. 533-552
  • Risorgimentoda tante italie a Una Italia, S. Marzano (TA) 2011
  • S. Pietro in Bevagna. Un bene culturale da salvare, S. Marzano (TA) 2011
  • Dalla mia cella. Il Monastero di S. Chiara di Castellaneta – VIII Centenario della fondazione del Second’Ordine francescano, S. Marzano (TA) 2011
  • Ideali e valori risorgimentali nella pedagogia di san Giovanni Bosco, in AA.VV., Amor di Patria e Amor di Dio, Piombino 2011, pp. 64-73
  • Dai Teleri del duomo di Milano al santino devozionale. San Carlo Borromeo nell’iconografia sacra popolare , “LineaTemponline”, Dossier n.20, Itinerari di ricerca storica letteratura e arte (a cura di D. Zardin), Milano 2011

Anno 2012

  • Dalla Sicilia alla Puglia. La festa di San Giuseppe (curatela). Presentazione di Vittorio Sgarbi, San Marzano-TalmusArt 2012, Nota del curatore, pp. 12-17
  • Architetture dell’anima: i magici altarini di san Giuseppe et alia, in Dalla Sicilia alla Puglia. La festa, cit., pp. 132-155
  • Dalla Sicilia alla Puglia: le confraternite di San Giuseppe custodi della religiosità popolare, in Dalla Sicilia alla Puglia, cit., pp. 166-191
  • S. Gaetano Thiene e il divino Infante. Il culto nella devozione dei santini,in “Regnum Dei” – Collectanea Theatina, a. LXVIII (2012), Roma, pp.125-192
  • Il ri-morso della tarantola, in AA.VV., Il morso della taranta a Taranto e dintorni, Bari 2012, pp. 300-306.

Anno 2013

  • 73. Enrico Dal Covolo, La luce nella fede, in “Aquinas”, (2012), LVI, 1, Pontificia Università Lateranense, Roma 3013, pp. 285-291.
  • 74. La contea di Copertino e i Granai Castriota suoi feudatari (1494-1547), in AA.VV., Copertino: storia e cultura, Lecce 2013, pp. 285-296.
  • 75. Fra’ Silvestro Calìa “il Beato”, in AA.VV., Copertino: storia e cultura, cit., pp. 297-302

Anno 2014

  • 75. S. Caterina da Siena nella devozione dei santini, “La Patrona d’Italia e d’Europa”, LXIX, luglio-settembre 2014, pp.10-17

Anno 2015

  • 76. Comunicazione a margine della relazione del prof. Cosimo Ceccuti: “Giornalismo fra
  • politica e cultura” in R. Ugolini (a cura di), Prima della tempesta, (1901-1914), Atti del LXVI Congresso di Storia del Risorgimento Italiano, Roma, Campidoglio-Vittoriano, 23-25 ottobre 2013, Roma 2015, pp. 535-538

  • Anno 2016
  • 77. 1915-1918: La Guerra a Taranto e nel suo Distretto, (curatela Atti del Convegno – Massafra (TA), 3 novembre 2015, Mesagne 1916
  • 78. Massafra e la Grande Guerra del ’15-’18 nelle ricerche di Espedito Jacovelli e Fernando Ladiana, in 1915-1918: La Guerra a Taranto, cit., pp. 27-31
  • 79. L’altro volto della Guerra: l’epidemia influenzale di Spagnola a Taranto e nel suo Distretto, in Ead., 1915-1918: La Guerra a Taranto, cit., pp. 235-254
  • 80. Taranto e la Regia Marina negli anni della Grande Guerra, in AA.VV., L’Italia, la Puglia e la Grande Guerra, (Atti del Convegno, Univ. “A. Moro” - Bari, giugno 2015), Fasano 2016, pp. 131-140

Anno 2017

  • 81. Il Conventus Hydruntinus dell’Ordine dei Minimi al Colle della Minerva. Quadro cronotopografico nel manoscritto settecentesco di P. Antonio Serio, in AA.VV., Fides et pulchritudo simul, Lecce 2017, pp. 173-210.